Il sonno del bimbo

NAAM® parla del SONNO  

Per aiutare il bimbo ad addormentarsi, occorre un atteggiamento positivo, sicurezza, tranquillità, … disponibilità, pazienza e ripetitività dei gesti (rituali fissi ogni sera, che non si cambieranno) da parte dei GENITORI. Per il BIMBO: culla adatta al sonno sicuro e associare l’atto di dormire con alcuni oggetti: ciuccio (se prende il ciuccio), dudù, orsacchiotto.
E’ necessaria un’educazione al sonno. Il bimbo che non dorme rimane più irritabile. Anche noi adulti, se dormiamo male o non dormiamo, abbiamo una profonda stanchezza fisica e psicologica.  

 

COME FAVORIRE UNA DOLCE NANNA
 

Come già detto, occorrerà pazienza, affetto e favorire le condizioni per rassicurare il bombo.

Ora vediamo cosa NON FARE per addormentarlo.
Il bimbo che si sveglia durante il sonno notturno, deve trovarsi nella stessa situazione in cui si è addormentato, cioè, dovrà trovarsi accanto: ciuccio, dudù, orsacchiotto. Svegliandosi troverà le sue “cosine” a portata delle sue manine, come quando si è addormentato e si sentirà tranquillo …perché nulla è diverso.
Se invece si abitua ad addormentarsi con la mamma e papà accanto, quando si sveglierà, non trovandoli più vicino a sé, si sentirà smarrito, solo e piangerà.
Con i giusti tempo di cui ha bisogno, occorrerà aiutarlo ad addormentarsi senza la presenza dei genitori.  

 

SUGGERIMENTI PER LA NANNA
 

Ricordiamo, innanzitutto, che i bimbi sono diversi l’uno dall’altro e così le loro necessità.

Il bimbo che non dorme è fonte di stanchezza e stress per i genitori, ma occorre ricordare che, impegnandosi seriamente, la situazione migliorerà. Se il bimbo chiama più volte durante la notte, il problema non riguarda i risvegli, ma la sua incapacità di riaddormentarsi da solo, …ed occorre aiutarlo a vincere l’ansia da separazione.

Importante, come già detto, è organizzare una routine serale; esempio: bagnetto, massaggio, canzoncina, pigiamino, …mettere luce tenue … o altro.

Fondamentale, oltre la ritualità, sono la tranquillità prima della nanna, cercando di capire i segni di stanchezza del bimbo: si tranquillizza, si sfrega gli occhietti, sbadiglia, cerca il suo oggetto abituale (ciuccio, orsetto, dudù, …).

Rispondere con prontezza ai segnali di stanchezza è importantissimo, perché diventa più facile riaddormentarlo.

Occorrerà farlo stare comodo e nella sicurezza, ricordando sempre i consigli per una nanna sicura.

Se di notte il bimbo chiede di essere nutrito e cambiato, bisogna fare il tutto in silenzio, dicendo al massimo “shhh …”, non accendere le luci, …ed i movimenti devono essere lenti e tranquilli, …il cambio patello si farà solo se necessario.

Cosa consigliata è posizionare nella culla un sacchetto di semi di ciliege, moderatamente preriscaldato, …il freddo del lettino potrebbe svegliare il piccolo, quando riposizionato per la nanna. Si potrebbe anche utilizzare il rumore del phon, per rilassarlo nei suoi risvegli, provando ad aiutarlo a riaddormentarsi senza prenderlo in braccio.

L’obbiettivo è procedere con calma, cambiando anche lo schema pre-nanna, finché si troverà la modalità più giusta, ascoltando le emozioni che il bimbo manifesta.

Il rituale della nanna serale è importante per tutta l’infanzia, …e deve essere fatto con amore, senza ansia e stress.

Per alcuni bimbi ci vorrà un po’ più di tempo a regolarizzare il ritmo del sonno, per altri sarò più facile. Bisogna avere la pazienza e la voglia di provarci da parte dei genitori, perché anche i piccoli miglioramenti, nel tempo, porteranno i piccoli a rilassarsi ed addormentarsi in modo tranquillo.

L’atteggiamento da parte dei genitori, deve dimostrare sicurezza, perché il bimbo percepisce sempre le emozioni di chi gli è accanto.

Educarlo al sonno (senza darsi tempi rigidi, ma cercando sempre di puntare all’obiettivo), aiuta a prevenire l’insonnia infantile.

Quando lavoravo in ospedale a Lugano, ho visto parecchi casi di bimbi grandicelli che non riuscivano a dormire di notte e genitori disperati che richiedevano l’assistenza per la “rieducazione al sonno”.

Quindi, emerge l’esigenza, durante i corsi pre-parto, di parlare dell’importanza della nanna dei bimbi. Questo per aiutare i neo genitori ad affrontare le difficoltà di un teme così delicato e, a volte, non valorizzato.

Auguro a tutti buon riposo. Con affetto Dali.  

 

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