Il ciuccio del bimbo

NAAM® parla del Ciuccio

 

Ciuccio si. Ciuccio no.

 

 

La suzione è un meccanismo naturale presente nel bambino persino prima della nascita. In alcune ecografie fatte prima del parto è possibile vedere il feto che succhia il pollice. E’ l’istinto di suzione, quello che permette al bimbo di nutrirsi al seno o al biberon. La bocca è il primo strumento di contatto con il mondo esterno.

Alla nascita, il  bimbo, piangendo, annuncia i propri disagi …e a volte, parlando al neonato, in modo calmo, affettuoso, cantando una ninna nanna, abbracciandolo, allattandolo, cambiando il pannolino, ….accarezzandolo, ….si trovano risposte al suo bisogno ed il piccolo si calma.

Altre volte, pur facendo tutto questo, il bimbo continua a piangere, pur essendo in salute, ed i genitori sono così alla ricerca continua di tecniche consolatorie che rispondano al più presto al bisogno del singolo bebè.

Qualunque sia il motivo del pianto, una reazione che trasmette calore e coerenza da parte dei genitori, permette al neonato di rafforzare la propria fiducia e il senso del sé.

Il bimbo, a volte, esprime un bisogno che va oltre alle attenzioni emotive e di alimentazione. Ecco allora sulla scena del pianto che compare il”SUCCHIOTTO”, che ha funzione di coccolare e di nutrire emotivamente. Il ciuccio aiuta a far addormentare il bebè, da sollievo durante le coliche gassose, calma il pianto, e succhiandolo, il bimbo si regala piacevoli sensazioni. L’importante è non abusarne! … e rispondere sempre prima ai bisogni reali del bimbo nel momento del pianto.

L’utilizzo dei moderni ciucci, non provoca  danni irreversibili ne ai dentini ne alle arcate dentarie, è senz’altro meno dannoso del succhiare il pollice. Il ciuccio autoconsola il bimbo quando la mamma non c’è, lo rassicura e lo aiuta a scaricare tensioni, paure e solitudine.

Non va utilizzato quando il bimbo non lo cerca e non deve essere un tappa bocca quando il bebè piange; prima di proporlo, come ho scritto, rispondere sempre alle esigenze del piccolo.

Crescendo, il bimbo potrà’ perdere l’abitudine autoconsolatoria  del succhiotto con altre tecniche proposte dai genitori….

L’offerta del ciuccio è tra le varie proposte della mamma per calmare un bebè, che non può sempre tenere  attaccato al seno …e per poter, alla presenza di fratellini, dedicare le giuste attenzioni anche a loro.

Il ciuccio diventa per il bebè una possibilità di auto consolazione, un benessere autonomo, indipendentemente dall’intervento degli adulti.

RICORDARSI sempre che il ciuccio non deve essere il mezzo per zittire un neonato, ma va proposto dopo che si è provato ad aiutarlo a calmarsi con tutti i mezzi possibili ed essere certi che il pianto non sia dovuto al bisogno d’essere allattato, allora si può provare a proporlo per calmare il bimbo.

Il ciuccio migliore, per me, è quello anatomico, in caucciù, morbido, liscio e sterilizzato con la bollitura.

Secondo molti, il ciuccio può interferire con la suzione al seno.  IO penso che il succhiotto, vada proposto al neonato al bisogno, fin da piccolo. Il neonato sa che dal ciuccio non esce nulla, per cui dimostrerà il suo disappunto e non lo prenderà.

In sala parto si propone l’attaccamento al seno subito dopo la nascita, ma alcune mamme, stanche dell’esperienza, magari non se la sentono, …e così pensano che offrire il ciuccio, possa aiutare il bimbo a deglutire meglio alcuni liquidi ingeriti durante il parto  e massaggiare con la suzione il suo collo, parte molto affaticata durante l’espulsione.

So che molti mi diranno: Non  e’ giusto, non va bene …il bimbo si confonde …ma in 40 anni di lavoro ho visto diverse mode e sentito vari modi di dire, …per cui io cerco di  rasserenare sempre il piccolo che piange, non impongo ma propongo il ciuccio, non voglio che il bebè pianga sconsolato (perché a volte i piccoli appena nati  non vogliono subito attaccarsi  al seno ….) e allora, evviva il ciuccio!!!…..o il dito del papà !!!!!

Secondo alcuni studi , il ciuccio proposto nel  primo mese di vita del neonato, può interferire con l’acquisizione della corretta modalità di suzione al seno. Io penso che il tutto possa essere personalizzato a secondo del bisogno di mamma e bambino; le mamme vanno educate all’uso del ciuccio …e poi, se il succhiotto può essere d’aiuto nel consolare un bebè  ben venga.

 

 

UTILIZZO DEL CIUCCIO: non  immergerlo nello zucchero o nel miele prima di proporlo (ma utilizzare il latte materno o formulato), non darlo quando e’ in piena crisi di pianto …ma durante attimi della giornata dove il bimbo è tranquillo e più predisposto a conoscerlo …non insistere, non abusarne, ..averne più di uno (in caso di perdita).

 

COME AIUTARE Il BIMBO A PRENDERE IL CIUCCIO: tanta pazienza!!! …all’inizio può essere difficile, non focalizzarsi sul problema ciuccio, …non insistere, …ma proporre in tempi diversi, situazioni diverse. Il ciuccio, quando l’allattamento è ben avviato (qualunque sia) se gradito, è un’ottima proposta per prevenire la morte in culla.

 

CONCLUSIONE: per me, il ciuccio se ben accetto, è un’aiuto nella giornata della mamma, …un’oggetto contenuto nella scatola “magica delle strategie” che, al momento giusto, può aiutare a calmare il bimbo ed aiutare i genitori nella tolleranza del pianto del bimbo.

 

COME AIUTARE IL BIMBO NEL PRENDERE IL CIUCCIO: conoscenza dell’oggetto fatta in momento di calma, durante il giorno, utilizzarlo come gioco, …massaggiare con il ciuccio attorno alla bocca con piccoli movimenti circolari leggeri, delicati che massaggiano le labbra del bimbo, ..introdurlo delicatamente quando la bocca e’ aperta, rimuoverlo, …ripetere il massaggio attorno alla bocca, … massaggiare il labbro superiore dal basso verso l’alto per aiutare il bimbo a spalancare la bocca, inserirlo nuovamente, …ripetere il tutto fin quando il bimbo ha capito che può succhiare, … aiutare il piccolo a tenerlo in bocca senza forzare, ….se lo sputa, riprovare dopo un po’ di tempo. Questo è un mio pensiero, poi ogni mamma sa!!!

 

Con affetto, Ost. Dali Covotta.

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